sabato 10 novembre 2012 – h.16.30: Sotterranei di Santa Maria Maggiore, L’area archeologica sotto la Basilica di Santa Maria Maggiore

Al di sotto della grande basilica di santa Maria Maggiore, edificata nel V secolo da papa Sisto III (432-440), tra il 1966 ed il 1971, una serie di scavi port al rinvenimento di una serie di strutture che hanno gettato luce sulla topografia antica dellEsquilino.

A 6 metri di profondit si scav un edificio provvisto di un grande cortile porticato sul quale si affacciavano diversi ambienti. Il complesso mostra fasi edilizie di diverse epoche. Su uno dei lati lunghi, in un secondo momento e precisamente nel IV secolo, dopo aver rimosso loriginario rivestimento marmoreo, f realizzato un grande calendario dipinto dove compaiono scene che rappresentano lavori agricoli connessi con i relativi mesi. Questa magnifica decorazione venne ricoperta con una decorazione pittorica a finto marmo.

Ancora discussa la destinazione di uso di questo importante edificio che molti studiosi identificano con una struttura pubblica, orientandosi verso il grande Macellum Liviae, ossia il mercato inaugurato dallimperatore Tiberio nel 7 d.C. in onore della madre. Altri non accettano tale identificazione. Resta il fatto che il calendario uno dei pi preziosi reperti in tal senso perch di grandi dimensioni e giuntoci ancora in situ, ossia nella sua collocazione originale.

La visita includer anche il Museo storico della Basilica, dove sono esposti gli oggetti pi preziosi raggruppati in otto locali, secondo i seguenti temi: storia della Basilica, Cristo nel mistero della Nativit e della Passione, Maria venerata nella Basilica sotto il titolo di Salus Populi Romani e vari Santi legati in modo particolare alla Basilica, Anni Santi del secolo passato, Arcipreti, Capitolo, libri ed oggetti liturgici. Vengono presentati poi dei tessuti liturgici di Pio V, Paolo V e di Urbano VIII.

Interessanti sono gli antichi spartiti della venerabile Cappella Musicale, un manoscritto della Messa “La Stella” di Domenico Scarlatti e un autografo di Pierluigi da Palestrina.